Nostrana di Morozzo
a cura di Pietro Testa
Chiunque mi conosca sa quanto sia legato alla Nostrana di Morozzo così come al forte impatto che essa ha da sempre avuto sul nostro territorio Cuneese oltre al fatto che è indiscutibilmente la razza che allevo da più tempo. I primi soggetti di Nostrana di Morozzo li presi all’età di soli 6 anni, facendo letteralmente impazzire i miei genitori e da allora non l’ho mai abbandonata.
L’inizio
A fine anni 90, inizi anni 2000, nonostante fossi ancora giovanissimo iniziai una selezione nettamente più severa in un momento storico dove era diventato seriamente difficoltoso reperire soggetti con una buona genetica e tratti di tipicità purtroppo a causa di incroci spropositati che negli anni erano stati fatti con altre razze nord europee o addirittura asiatiche al fine di migliorarne la produttività, le taglie e conseguentemente l’impatto economico. Fortunatamente grazie a qualche piccolo allevatore custode la razza / popolazione di questi polli Nostrani è riuscita a sopravvivere in quegli anni, se pur con un numero molto esiguo di soggetti. Successivamente anche grazie all’istituzione di un consorzio di tutela si è arrivati ad avere i numeri di tutto rispetto che oggi apprezziamo nella nostra provincia Granda.
Il carattere
Che cosa mi ha sempre affascinato della Nostrana di Morozzo ? La loro rusticità, il loro carattere a tratti selvatico ma estremamente abitudinario, la volontà (quando possibile) di ricercare sempre un albero dove andare a dormire anche nelle condizioni meteo più impervie (prediligendolo al più bel ricovero), la spiccata attitudine al volo e la volontà di ricercarsi il cibo razzolando piuttosto che nelle mangiatoie, le forme, proporzioni, dimensioni e portamento del tipico pollo ruspante piemontese, la colorazione, sempre su base selvatico (da oro primitivo, a bruno, sulla quale base agiscono spesso melanizzatori o il mogano, sempre associati ad una pigmentazione di pelle e tarsi giallo intenso) ed infine ma non meno importante, lo sviluppo spesso abnorme di cresta e bargigli, caratteristica peculiare di tutti i polli piemontesi.
Di seguito lo STANDARD della rusticissima
“Nostrana di Morozzo” – I – GENERALITA’
Origine:
Italia del nord Ovest, Piemonte, più precisamente nell’areale del Cuneese nei territori limitrofi al comune di Morozzo, dal quale prende il nome. Questa razza è stata resa celebre grazie alla realizzazione del famoso cappone, presidio nazionale dello slow food.
Uovo:
Peso minimo g.55
Colore del guscio: da bianco crema a rosato
Anello:
Gallo: 18 Gallina: 16
“Nostrana di Morozzo” – II – TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER LA SELEZIONE
Tipico pollo ruspante, vivace e dalla forma raccolta, robusta. Selezionare soggetti tipici, rustici, precoci, dall’elevata capacità depositiva e l’intensa pigmentazione gialla delle pelle e dei tarsi con creste e bargigli il più sviluppati possibile.
“Nostrana di Morozzo” – III – STANDARD
Aspetto generale e caratteristiche della razza
1 – FORMA
Tronco: largo, di media lunghezza, profondo e molto compatto, soprattutto nella gallina. Portamento orizzontale.
Testa: di media grandezza, proporzionata.
Becco: forte, leggermente arcuato, da giallo a color corno.
Occhi: grandi e vivaci, da giallo intenso a rosso/arancio.
Cresta: semplice, il più sviluppata possibile e robusta, rossa, da 4 a 6 denti, il lobo segue la linea della nuca, appoggiandovisi. Dritta nel gallo, è tollerata leggermente piegata nella parte posteriore (a causa del peso e del volume da ricercare), nella gallina è piegata da un lato, non necessariamente dopo il secondo dente, andando a ricoprire l’occhio. Tessitura grossolana. Tollerata la presenza di colpi di pollice.
Bargigli: molto grandi, lunghi e pendenti, rossi intensi, tollerati aperti a farfalla.
Faccia: rossa, liscia.
Orecchioni: di media grandezza e ben visibili, allungati, da bianco crema a gialli.
Collo: di media lunghezza, ben arcuato, con ricca mantellina.
Spalle: larghe ed arrotondate.
Dorso: largo, medio/corto, portato orizzontale, appena rilevato nel gallo. Lanceolate della groppa del gallo ben sviluppate.
Ali: forti, portate orizzontali o appena inclinate ed aderenti al corpo.
Coda: di lunghezza media, portata mediamente aperta, molto rilevata; l’angolazione minima con la linea del dorso è di 65/70° nel gallo e di 60° nella gallina; nel gallo falciformi di media lunghezza, ben ricurve.
Petto: pieno, largo ed arrotondato, profondo .
Zampe: gambe molto carnose, nella gallina nascoste dal piumaggio dei fianchi; nel gallo sono poco visibili; tarsi di media lunghezza, giallo intenso. Quattro dita.
Ventre: pieno e ben arrotondato. Nelle galline adulte più sviluppato.
Pelle: color giallo intenso, nella gallina in deposizione è ammessa un po’ più chiara.
2 – PESI
GALLO: Kg. 2,5 – 2,8 Gallina Kg. 2,0 – 2,3
Difetti gravi: portamento troppo rilevato; struttura debole e troppo esile; corpo allungato; petto piatto; coda portata troppo bassa e chiusa; zampe e tarsi troppo lunghi; eccessiva presenza di rosso negli orecchioni.
3 -PIUMAGGIO
Conformazione: Folto e ben aderente al corpo, con ricca mantellina.
“Nostrana di Morozzo” – IV- COLORAZIONI
SELVATICA BRUNA TESTA DI MORO
GALLO
Testa rosso bruno scuro; mantellina bruno rosso con fiamme nere più o meno pronunciate, che diventa bruno dorato nella parte bassa; dorso, spalle e piccole copritrici delle ali bruno rosso scuro; grandi copritrici delle ali nere con riflessi verde/blu metallici; groppa da bruno rosso a bruno dorato, ammessa la presenza di leggere fiamme nere; remiganti primarie con barbe interne nere e barbe esterne nere con stretta orlatura bruna; remiganti secondarie con barbe interne nere e barbe esterne bruno rosso che formano il triangolo dell’ ala; petto, ventre e gambe nere, tollerata la presenza di leggere tracce brune; timoniere nere; grandi falciformi nere con riflessi verde scarabeo; piccole falciformi nere con riflessi verde scarabeo, ammessa la presenza di orlatura bruna; piumino grigio.
GALLINA
Testa nera; parte alta della mantellina nera, nella parte bassa le piume sono nere con una leggera orlatura bruno dorata che diventa via via più larga; piumaggio in generale bruno con pepatura nerastra e rachide chiaro; tollerata la presenza di ruggine sulle copritrici delle ali; remiganti primarie con barbe esterne nere con stretta orlatura bruna e barbe interne nere con pepatura bruna; remiganti secondarie con barbe interne nere e barbe esterne bruno ruggine con pepatura nerastra, che forma delle barre trasversali nerastre non nette; timoniere nere, copritrici bruno ruggine con pepatura nera; petto salmone scuro ,tollerate ai margini sfumature brune; ventre e gambe brune con pepatura grigiastra; piumino grigio. Difetti gravi:
Gallo: mantellina, dorso, groppa e spalle troppo chiare; eccessiva presenza di rosso su petto, ventre e gambe, molto bianco nel piumaggio.
Gallina: colore di fondo troppo chiaro o troppo scuro, assenza di pepatura, pepatura troppo fine o che forma un disegno a maglie troppo evidente, disegno del rachide totalmente assente, petto troppo chiaro.